CARATTERISTICHE DEL FRANCHISING
Scegliere il franchising
Il franchising può interessare a chi:
- è già in attività (nel commercio o nei servizi);
- intende affiliare un proprio punto di vendita;
- desidera sviluppare la propria attività nel proprio stesso settore ma con un altro tipo di punto di vendita;
- vuole estendersi a settori affini, o diversificarsi in altri settori;
- non è mai stato commerciante e desideri diventarlo, avendo però sotto di sé la “rete di protezione” del franchising;
- intende semplicemente fare un investimento: non gestendo direttamente l’attività, ma facendolo fare da altri.
D‘altronde, chi già opera nel settore, se modernamente professionale e di successo, molto probabilmente non è interessato al franchising per il proprio punto di vendita. Mentre potrebbe esserlo se avesse intenzione di aprire un altro punto di vendita (per espandersi, per diversificarsi ecc.). In molti casi, le aziende affilianti ricercano persone che, pur non essendo imprenditori commerciali, sono già attive nel settore: come ad esempio dipendenti, figli, o altri parenti coadiuvanti che non hanno possibilità di avviare esternamente una propria attività autonoma.
Il neoimprenditore deve:
- sapersi ascoltare. Capire esattamente cosa cerca e perché;
- individuare quale sistema di franchising è più vicino ai propri obiettivi e alla propria indole;
- consultare i familiari. Da questo confronto disinteressato il futuro imprenditore può trarre indicazioni utili per la scelta, perché molto spesso chi ci è più vicino e ci conosce più a fondo sa esattamente quali sono le reali capacità o limiti.
- chiedere aiuto. Per non muoversi in modo sprovveduto conviene farsi consigliare. Consulenti specializzati, commercialisti e avvocati sono un ottimo punto di riferimento per conoscere le clausole di un rapporto di franchising e gli eventuali trabocchetti.
- prendere tempo. Mai farsi prendere dalla fretta di decidere, di firmare. Verificare, verificare e ancora verificare. Non fidarsi delle prime informazioni o impressioni raccolte, andare a fondo e controllare la validità della proposta.
- preferire proposte di franchising che si rivolgono in modo specifico a chi non ha esperienza, prevedono servizi di assistenza e di formazione in grado di mettere l‘affiliato di acquisire in breve tempo una capacità gestionale e commerciale, forniscono un supporto nella pianificazione e gestione economica e finanziaria, elemento fondamentale per chi non ha esperienza.
- rendersi conto che affiliarsi significa delegare al franchisor una serie di decisioni che fino a ieri erano di sua competenza. Può essere un vantaggio ma nello stesso tempo anche una limitazione, l‘importante è che il franchising rappresenti una reale scelta e non una necessità di sopravvivenza.
- definire con estrema precisione il valore commerciale del proprio punto vendita.
Verificare se la sua esperienza è gradita dal franchisor o se al contrario costituisce un elemento di conflitto (come abbiamo già sottolineato, in alcuni casi i franchisor preferiscono persone "vergini", senza precedenti esperienze commerciali o di settore). - preferire proposte di franchising che offrano al punto vendita un‘ampiezza di assortimento maggiore di quella che si potrebbe avere agendo da soli e permettano di ottenere prodotti e servizi a un costo di acquisto più basso di quelli solitamente ottenibili e quindi con vantaggi a livello di margini e di prezzi finali al consumatore. Infine è sempre preferibile scegliere un marchio forte e affermato e un sistema di marketing collaudato e innovativo.
- come primo passo verificare se questa scelta consente un ritorno del capitale investito maggiore di quello ottenibile con altre forme di investimento tradizionali.
- scegliere esclusivamente in base a parametri oggettivi di carattere economico-finanziario, tralasciando i fattori soggettivi come, per esempio, l‘interesse per un settore specifico.
- escludere a priori tutti quei franchisor che richiedono la gestione attiva del franchisee (presenza sul punto vendita o direzione operativa dell‘attività).
- preferire franchisor di medio-grandi dimensioni abituati a valutare gli andamenti commerciali degli affiliati in base ad analisi di redditività e valutazioni economico-finanziarie.
- verificare se c‘è la possibilità di ottenere un plusvalore da una successiva cessione dell‘attività a terzi.
- valutare i sistemi di franchising in base alla affidabilità, serietà e redditività dell‘investimento.
COME VALUTARE SE STESSI > SCEGLIERE IL SISTEMA DI FRANCHISING PIÙ ADATTO > COME CERCARE INFORMAZIONI > PRIME DOMANDE DA PORSI > COSA CONOSCERE DEL SISTEMA DEL FRANCHISING > SCEGLIERE IL SETTORE > SCEGLIERE IL PARTNER > CONDIZIONI PRELIMINARI > L‘AFFILIATO TIPO > IL PUNTO DI VENDITA: COSTI, RICAVI, PROFITTI > INTERVISTARE GLI AFFILIATI > CONCLUSIONI >
COME VALUTARE SE STESSI
Ecco una serie di interrogativi che possono aiutare a stabilire se siamo potenzialmente in grado di avviare un‘attività in franchising. Onestà e senso critico verso se stessi sono indispensabili: si passerà dall‘identificazione delle proprie caratteristiche e attitudini alla ricerca e alla selezione dei franchising più adatti, allo scopo di valutare meglio la possibilità e la convenienza di aderirvi.
- Per quali motivi desidero gestire un‘attività in franchising (indipendenza, maggiore guadagno, minore “fatica ”, opportunità di sviluppo professionale ecc.)? Quale tipo di soddisfazione (personale, professionale) penso di trarne?
- I miei studi e le mie esperienze lavorative possono essere utili? Che cosa so fare e cosa mi piace fare realmente bene?
- Quali sono le mie competenze e capacità specifiche (personali, tecniche, professionali, finanziarie)?
- Penso di essere in grado di fare l‘imprenditore, di occuparmi di più cose alla volta, a correre rischi, magari impegnando tempo, sforzi e denaro in un‘iniziativa che non è detto che avrà successo?
- Sono intraprendente? Ho fiducia in me stesso? Aspetto che siano gli altri a prendere l‘iniziativa, oppure mi piace prendermi degli impegni e portarli a termine?
- Sono determinato nel voler raggiungere il mio obiettivo?
- Sono capace di dare ordini agli altri senza grosse difficoltà? Mi piace istruire, gestire e controllare le persone?
- Riesco a fare sempre un programma prima di avviare un‘iniziativa, organizzando bene ogni cosa fin dall‘inizio? Sono disposto a lavorare senza immediate possibilità di guadagno e senza orari fissi di otto ore al giorno?
- La mia salute mi permette di seguire e portare a termine tutte le mie attività?
- Mi piace la gente? Ho facilità nei rapporti umani?
- Penso di saper avviare e mantenere facilmente i rapporti quotidiani di lavoro con l‘affiliante?
- Sono disposto a dipendere dall‘organizzazione affiliante per una parte delle decisioni aziendali, o voglio fare tutto a modo mio? Sono disposto ad adattarmi ai vincoli imposti pur rimanendo a tutti gli effetti un imprenditore indipendente? Sono disposto a far parte del sistema franchising e a rispettare i diritti degli altri affiliati e dell‘affiliante, garantendo rapporti cordiali e costruttivi?
- Ho il capitale iniziale necessario per avviare questa attività? Se no, so dove e come procurarmelo?
- Se penso di essere la persona adatta e in grado di gestire un‘attività in proprio legandomi a un‘organizzazione di franchising, sono proprio sicuro che valga davvero la pena di affiliarmi?
SCEGLIERE IL SISTEMA DI FRANCHISING PIÙ ADATTO
Ecco una serie di interrogativi che possono aiutare a stabilire quale sistema di franchising è più adatto alle nostre aspettative, caratteristiche personali e competenze, allo scopo di valutare meglio la possibilità e la convenienza di aderirvi.
Va premesso che occorre possedere una buona conoscenza del sistema di franchising a cui si pensa di aderire, soprattutto i suoi vantaggi e i suoi inconvenienti. La prima cosa da appurare è il settore in cui si intende operare.
Dato che l‘offerta di franchising è molto ampia e differenziata, è necessario fin dall‘inizio scartare i settori meno consoni alle proprie inclinazioni e, nel contempo, concentrarsi su quelli più adatti e interessanti, individuando così i sistemi di franchising maggiormente rispondenti alle proprie esigenze. Se è vero che non c‘è un settore migliore di un altro in assoluto, certamente vi sono settori (e tipi di prodotti o servizi) a più alto rischio, come settori in regresso o in stagnazione, troppo legati a mode passeggere, con un mercato troppo ristretto ecc.
Successivamente bisogna conoscere:
Tutto questo consente una prima selezione di aziende affilianti considerate soggettivamente più interessanti, nell’ambito della quale effettuare poi ulteriori verifiche e valutazioni. Il passo successivo consiste nell‘individuare i sistemi di franchising che sono in sintonia con i propri interessi, attitudini e aspettative, in relazione:
Se non si è già operatori commerciali bisogna fare le cose con calma, raccogliere la maggior quantità possibile di informazioni, di opinioni e di consulenza e ricercare prevalentemente affiliandi senza esperienza.
Facendo particolare attenzione se l‘affiliante è in grado di fornire un esauriente programma di supporto e di formazione iniziale e continuativo (gestionale, commerciale, economico- finanziario, eccetera).
Se si è già in attività, oltre a orientarsi verso sistemi di franchising che preferiscono acquisire operatori (e punti di vendita) già attivi, occorre valutare in particolar modo se l‘affiliazione offre realmente maggiori opportunità rispetto alla situazione originaria, in termini di:
Infine, occorre definire il valore commerciale della propria attività (può anche essere utile valutare la possibilità di mantenere in piedi la precedente attività, inserendo nel negozio affiliato un proprio figlio, o altro parente, o altra persona di fiducia.
Se si vuole solamente fare un investimento, occorre invece prestare maggiore attenzione agli aspetti economico-finanziari:
In questo caso, bisogna preferire i sistemi di franchising che prestano particolare attenzione all‘analisi e al controllo dell‘andamento economico-finanziario delle attività degli affiliati, fornendo documentazione precisa ed esauriente al riguardo.
COME CERCARE INFORMAZIONI
Al di là delle diverse fonti dalle quali il potenziale affiliato può acquisire le prime informazioni sui franchisor, quali riviste, fiere, associazioni di categoria e Assofranchising, (la cui appartenenza è subordinata alla presenza di particolari requisiti e all’accettazione di un preciso codice deontologico) la conoscenza tra affiliante e affiliato avviene attraverso colloqui che nascono dall’iniziativa del potenziale affiliato, anche in considerazione del fatto che molti franchisor non effettuano ricerca di nuovi affiliati e sono quindi assenti da molte delle fonti considerate. Il primo incontro, in cui vengono solitamente illustrati i principi cardine della formula proposta e i caratteri dell’impresa, è anche il momento in cui si crea quella relazione tra i soggetti, che è destinata a condizionare ogni successiva fase di sviluppo del rapporto.
Attenzione! Ci sono state aziende che hanno dichiarato di fare franchising, ma che in realtà non offrivano niente di più di una semplice concessione in esclusiva di un prodotto, un marchio, o un‘insegna. Agli affiliati non era fornito il know-how unico e originale necessario per avviare e gestire l‘iniziativa. Gli aspiranti affilianti possono cadere in errore per mancanza di informazioni, in particolare:
Una prima fonte di informazioni sono gli annuari del franchising che raccolgono dati essenziali sui diversi sistemi di franchising quali:
Un altro modo per raccogliere utili informazioni e documentazione è la partecipazione a saloni e fiere specializzati, in occasione dei quali le organizzazioni affilianti presentano i principali aspetti del proprio sistema di franchising e talvolta anche un esempio del punto di vendita-tipo e del suo assortimento. Infine consigliamo di:
A questo punto, occorre fare un passo avanti, chiedendo ulteriore documentazione e un prospetto informativo dettagliato direttamente alle aziende affilianti, e in particolare alla persona che è incaricata dei rapporti con gli affiliandi. Tra il materiale raccolto si dovrebbero già trovare gli indirizzi e i nomi delle persone da contattare. In caso contrario, occorre informarsi ulteriormente: presso enti e associazioni di affilianti, attuali affiliati ecc..
PRIME DOMANDE DA PORSI
Il seguente schema analitico-valutativo che vi proponiamo in questa e nella successiva scheda rappresenta una vera e propria lista di controllo dove è indicata una serie di aspetti da considerare relativamente all‘azienda affiliante e al sistema di franchising. Per l’aspirante franchisee è importante effettuare un “check-up ”del sistema di franchising proposto e dei suoi aspetti funzionali e valutare la possibilità, l‘opportunità e la convenienza di affiliarsi. Infine l’elenco di argomenti da considerare può rivelarsi utile per una lettura critica del contratto di franchising, nel quale confluiscono appunto gli aspetti funzionali del sistema di affiliazione e per verificare che vi siano contenuti tutti i termini che lo regolano e lo animano.
Da non dimenticare mai la conoscenza dell’investimento (in tempo, denaro, risorse umane, eccetera) che l’affiliante ha fatto per elaborare il modello di franchising da proporre agli affilati. Queste informazioni permettono di analizzare criticamente il sistema di franchising proposto nell‘ottica propria e degli affiliati, per quanto riguarda il tipo di franchising, la formula commerciale, la sua immagine e la sua differenziazione e caratterizzazione, il “pacchetto ”offerto agli affiliati, il punto di vendita tipo (strutturazione, offerta commerciale, modalità e criteri di gestione, eccetera), l‘affiliato-tipo, la selezione degli affiliati, i rapporti tra affiliante e affiliati, le fasi e il piano di sviluppo, il contratto tipo.
Innanzitutto sull‘azienda affiliante dobbiamo sapere:
NOTORIETÀ E REPUTAZIONE
STRUTTURAZIONE
ESPERIENZA AZIENDALE
ESPERIENZA MANAGERIALE
POLITICHE DI MERCATO
BILANCI E DISPONIBILITÀ FINANZIARIE
IMPOSTAZIONE, SPERIMENTAZIONE E PIANIFICAZIONE DEL SISTEMA DI FRANCHISING
PUNTI DI VENDITA DIRETTI
PUNTI DI VENDITA AFFILIATI ATTUALI E PREVISTI
D‘altronde, se il numero di punti di vendita non è elevato potrebbe trattarsi di un‘organizzazione “alle prime armi” e con poca esperienza, anche se, apparentemente, con gRoose opportunità.
ABBANDONI, CHIUSURE E FALLIMENTI
COSA CONOSCERE DEL SISTEMA DEL FRANCHISING
Proponiamo una serie di domande che l’affiliando deve porsi per conoscere il sistema di franchising.
CARATTERISTICHE GENERALI
KNOW-HOW
OFFERTA COMMERCIALE
ACQUISTI, APPROVVIGIONAMENTO, SCORTE
INSEGNE, MARCHI E BREVETTI, ALTRI SEGNI DISTINTIVI
AREA DI MERCATO ED ESCLUSIVA TERRITORIALE
PREZZI E CONDIZIONI DI VENDITA ALLA CLIENTELA FINALE
PREZZI E MODALITÀ DI PAGAMENTO ALL‘AFFILIANTE
SUPPORTO E ASSISTENZA ALL‘AFFILIATO
FORMAZIONE E SVILUPPO PROFESSIONALI
Un‘esperienza pratica presso il punto di vendita pilota, o presso qualche affiliato,un corso di moderna gestione commerciale, esperienze sul campo e una simulazione di funzionamento del nuovo punto di vendita prima della sua apertura ufficiale, un‘esperienza assistita dal coordinatore locale nelle prime settimane di apertura, eventuali supplementi formativi iniziali, corsi, seminari e incontri su temi generali e particolari, corsi, seminari e incontri ad hoc, incontri periodici con e tra gli affiliati ecc.).
ASSISTENTI COMMERCIALI
CONTROLLO E SUPERVISIONE
PUBBLICITÀ E PROMOZIONE-VENDITE
IMMAGINE E COMUNICAZIONE
SCEGLIERE IL SETTORE
Non necessariamente bisogna puntare sul settore con il quale si ha più familiarità o dal quale si proviene. Nel franchising l‘esperienza diretta non è sempre determinante e spesso non è neppure richiesta dai franchisor come requisito per affiliarsi. L‘importante è analizzare e comparare l‘intera gamma di proposte presenti in un settore o in più settori di interesse, per poi scegliere solo ed esclusivamente in base alla concreta validità. Ma per scegliere i settori più interessanti come si deve procedere?
Diciamo che l‘approccio ottimale e un mix fra la scelta istintiva-soggettiva e la scelta investigativa-oggettiva. Ecco qualche spunto su come fare. Come prima cosa scartate tutti i settori che sono lontani dai vostri interessi, dalla vostra indole e stile di vita (questo consente di fare un primo screening), poi fate l‘operazione inversa stilando, nero su bianco, quelli che sembrano più in sintonia con le vostre caratteristiche e, cosa saggia, mettendo i settori in ordine di importanza decrescente. A questo punto dovete entrare nel dettaglio e analizzare per i settori prescelti tutti gli elementi possibili e immaginabili, per esempio:
Le fonti per acquisire questi dati sono diverse:
- riviste di settore, che spesso pubblicano studi e analisi sull‘andamento dei vari settori;
- associazioni di categoria;
- annuari;
- pubblicazioni di convegni specialistici;
- esperti e consulenti.
Chiedete, soprattutto se avete ancora qualche dubbio, un parere a chi già opera nel settore.
SCEGLIERE IL PARTNER
Una volta stabilito che il franchising è la scelta giusta e acquisita una prima impressione delle proposte che appaiano più interessanti bisogna contattare le aziende e fare delle prime scelte. È importante saper scegliere e sapere come fare. Impararlo sul campo può essere dannoso. Occorre arrivare ai colloqui importanti preparati, dando un‘impressione di competenza e professionalità. Diciamo subito che la scelta del franchisor è una faccenda estremamente delicata. Soprattutto nella prima fase del approccio non è facile parlarsi in modo chiaro e paritetico. Come potenziale franchisee si entra per la prima volta in un mondo nuovo, fatto di regole, di linguaggi e di trattative che spesso non si conoscono. Non ci sono indicazioni fisse per evitare errori ma solo alcune fasi che conviene affrontare prima di una decisione. Ecco alcune cose da tenere presente.
Spesso i potenziali franchisee si ostinano a chiedere a un consulente di fiducia la valutazione del contratto e nient‘altro. Sebbene importante è l‘ultima cosa da verificare e solo se tutte le altre premesse sono state soddisfatte. Un contratto può prevedere un fee d‘ingresso di due milioni, di cinquanta milioni o di niente, ma non è detto che il sistema di franchising migliore sia quello che non prevede nessun compenso iniziale. La prima cosa da fare è analizzare il franchisor. L‘azienda deve essere leader del suo settore. Non importa se consolidata o nuova, se grande o di piccole dimensioni. Conta soprattutto la sua capacità innovativa, il know-how originale che possiede, la solidità finanziaria, la chiarezza e la struttura organizzativa nonché la competenza del personale. In caso contrario l‘affiliato sarebbe schiacciato dalle debolezze del franchisor.
Poi bisogna studiare attentamente l‘effettiva competenza che il franchisor detiene. Gli elementi da analizzare sono parecchi.
Rappresenta la "conoscenza superiore", la particolarità che ogni franchisor deve possedere per distinguersi dalla concorrenza e potersi affermare sul mercato. Deve essere qualcosa di tangibile e concreto e non semplicemente un bel marchio o un bel arredamento. Per esempio un prodotto o servizio innovativo, un nuovo segmento di mercato, una politica dei prezzi aggressiva, ecc.
Una business idea azzeccata non vale niente se il franchisor non ha la capacità di sfruttarla al meglio. Bisogna capire se il franchisor è in grado di trasformare i vantaggi dell‘idea in risultati economici interessanti per se stesso e per i franchisee.
Un franchisor rimane "unico" se le sue innovazioni vengono difese dagli attacchi e da progetti di imitazione della concorrenza. Questo significa che il franchisor deve essere capace di correre in avanti, adeguandosi continuamente al mercato con nuove proposte e iniziative. Inoltre un sistema di franchising è veramente innovativo solo se non è soggetto a mode temporanee e sa durare nel tempo.
Devono essere effettivamente registrati e di proprietà del franchisor, perché in molti settori l‘intero investimento del franchisee è costruito sulla forza del marchio.
Deve esistere all‘interno dell‘azienda un‘organizzazione specifica, con personale esperto e di riferimento, pensata per gestire quotidianamente l‘attività in franchising e i rapporti con i franchisee.
È importante conoscere l‘esperienza professionale del top management del franchisor. Chi sono? Da dove vengono? Che ruoli hanno ricoperto negli ultimi cinque anni? E così via.
Sapere da quanti anni l‘azienda è in attività e da quanti fa franchising non da forse reali garanzie sulle solidità, ma serve per inquadrare il franchisor.
È un‘analisi delicata e difficile ma vale la pena di farla. Chi sono i proprietari della società? Quale è la loro storia? Ci sono state cause legali che hanno coinvolto franchisor e franchisee? La società è credibile e apprezzata sul mercato? Qual‘è la sua reputazione?
Il franchisor per poter gestire una rete in franchising deve disporre di adeguti mezzi finanziari. In alcuni casi vale la pena di far controllare da un commercialista di fiducia i bilanci degli ultimi tre anni.
L‘appartenenza del franchisor all‘Assofranchising non significa che il sistema lo si può "acquistare a scatola chiusa". È comunque un fatto positivo perché rappresenta un segnale di disponibilità, ovvero il franchisor accetta di essere sottoposto alla valutazione di un gruppo di riferimento istituzionale.
Verificare la validità dei prodotti o servizi significa analizzare se esiste un know-how davvero esclusivo che il franchisor trasferisce al franchisee.
Diritti e doveri di franchisor e franchisee devono essere equilibrati. I servizi di assistenza (formazione, pubblicità, supporto commerciale), le relazioni economiche (investimenti, margini, fee, royalty) e il contratto (durata, condizioni, ecc.) devono essere impostati secondo un sistema in cui competenze, oneri e vantaggi sono equamente suddivisi tra i diversi attori.
CONDIZIONI PRELIMINARI
Non esistono modelli di riferimento per valutare la bontà di un sistema di franchising, esistono tuttavia alcune condizioni preliminari che nei migliori sistemi vengono soddisfatte.
Il pacchetto di franchising deve permettere di ottenere vantaggi rispetto alla concorrenza che altrimenti (da soli) non sono possibili; valore del marchio, know how, prodotti o servizi devono costituire un sistema unico, originale e inimitabile.
Il sistema deve essere stato testato su punti pilota per un tempo sufficiente. E cosa più importante, la sperimentazione deve continuare anche in seguito. Know how, procedure e tecniche gestionali devono essere costantemente messe a punto, modificate e aggiornate.
La sperimentazione non è sufficiente. Deve esistere un sistema di controllo dei dati, un sistema di reporting, di gestione, che renda disponibili analisi di costo e di ricavi.
La formazione, l‘assistenza, la supervisione iniziale e continua devono essere reali e contribuire allo sviluppo della catena. Migliori sono questi servizi e migliori saranno i risultati della gestione del punto vendita.
L‘età del franchisor non è un elemento che aiuta nella scelta ma aiuta a capire qual‘è il background dell‘azienda, in quanto tempo è stato creato e messo a punto il know how che viene ceduto, quali sono i risultati finora ottenuti.
Generalmente un franchisor serio definisce un piano di sviluppo territoriale: quanti franchisee, in quali zone, con quale frequenza di apertura, con quali obiettivi.
Prodotti e servizi devono essere tali da garantire un vantaggio economico non solo di un‘impresa ma di due. Senza questa condizione difficilmente si va lontani, anche in presenza di marchi forti.
Il franchisor deve possedere esperienza manageriale e mezzi finanziari nonché uno spirito di collaborazione per capire l‘esigenze del franchisee e i suoi obiettivi. L‘improvvisazione è pericolosa anche se sorretta da una buona idea di business.
Non c‘è nessun obbligo specifico ma un buon franchisor fornisce prima della firma del contratto i seguenti dati:
L‘AFFILIATO TIPO
Perché si realizzi quell‘integrazione ottimale necessaria tra affiliato e affiliante, l‘azienda affiliante deve trovare affiliati “su misura”, ovvero deve stabilire quali devono essere i caratteri e i requisiti (oggettivi e soggettivi) dell‘affiliato-tipo.
L‘affiliato deve possedere un determinato titolo di studio, una determinata esperienza professionale, un determinato aspetto fisico, un determinato modo di fare e di vestire?
IL PUNTO DI VENDITA: COSTI, RICAVI, PROFITTI
Ogni punto vendita affiliato è un importante veicolo dell‘immagine del sistema di franchising, quindi la sua strutturazione e il suo avviamento vanno impostati e seguiti scrupolosamente, anche in funzione delle specifiche esigenze locali.
Vi è documentazione esauriente del successo dei punti di vendita pilota e dei loro risultati economico-finanziari?
In quest‘ottica, è previsto che l‘affiliato accetti verifiche, suggerimenti e nuove proposte, e fornisca a sua volta le idee e le critiche necessarie ad apportare gli eventuali correttivi e innovazioni?
Entrare a fare parte di un sistema di franchising comporta un investimento finanziario, perciò bisogna appurarne e valutarne bene i rischi e i rendimenti, tenendo presente che i tempi necessari per rientrare nell‘investimento non devono essere superiori alla durata del contratto.
Quant‘è il capitale iniziale necessario per l‘avvio dell‘attività?
INTERVISTARE GLI AFFILIATI
A ciascun affiliato che si contatta si possono chiedere altre informazioni, relative alla sua situazione e alla sua esperienza specifica.
CONCLUSIONI
Avendo analizzato e valutato tutti gli elementi considerati nelle schede contenute in questo tema di JobTel, è possibile individuare quale sistema di franchising offra le maggiori opportunità e si configuri più interessante e adeguato alle proprie caratteristiche, attitudini, esigenze e ambizioni. Non resta dunque che:
Come ulteriore verifica, è utile riesaminare se stessi e la reale disponibilità a partecipare al sistema di franchising individuato. Ecco gli ultimi interrogativi:
Ha appurato la sua disponibilità a partecipare e a collaborare attivamente a questo sistema di franchising, rinunciando a parte della sua autonomia imprenditoriale?
Fonte: Redazione Jobtel